A un passo dal possibile….

Timori femminili

Sveglia alle 5.20…. fuori diluvia e fa’ freddo.

Mi vesto, saluto Alberto e via verso un turno tranquillo ma comunque denso di lavoro.

Fuori c’è il diluvio e chi arriva in reparto parla di strade bloccate, traffico deviato…. penso già a come farò ad arrivare al cantiere.

pioggia-notte

Stacco e prendo la macchinina…. via Forcellini, la mia prima scelta per fuggire dal traffico, non è percorribile: piena d’acqua.

Alla fine impiego mezz’ora per fare 5 Km: non è andata poi così male.

I piastrellisti oggi hanno lavorato come muli terminando il garage e posizionando già le pedate di entrambe le scale.

Avevo appuntamento per le 14.30 con il ragazzo che farà i corrimano delle scale.

Alla fine è arrivato alle 17.00 ma ora è tutto confermato!

Martedì verrà a prendere le misure.

Infine vado a confermare il colore dell’armadio: Ral 9010… per i profani bianco non propio bianchissimo, né panna ma un po’ sporco… insomma bianco e qualcosa e non se ne parli più :).

E poi, al culmine della stanchezza, alle 18.15 ho la bellissima idea di chiamare l’ammore mio, che era al congresso in location sciccosa di cui al post precedente.

Non risponde…. e nemmeno a casa.

Il tempo di oggi, così brutto anche se in via di netto miglioramento nel pomeriggio, mi ha messo degli strani pensieri.

Ho lavorato tutta la mattina con il suono di sirene dell’ambulanza, vigili del fuoco e protezione civile nelle orecchie….

Volo a casa e nella penultima curva prima di arrivare al nostro monolocale vedo uno stuolo di gente che osserva un mare di acqua in corrispondenza di un sottopasso.

Ci sono carabinieri, vigili del fuoco, sommozzatori, due camionette e da un lato sbuca addirittura un gommone.

E lì, anche se Alberto non fa mai quel sottopasso, scatta il panico totale.

Arrivo a casa e chiamo la metà maschile dei Bubus, ovvero Simone, per farmi dare il numero del fratello, che lavora con l’ammore mio.

Lui, gentilissimo, mi manda un sms e Matteo altrettanto gentilmente risponde che il congresso di solito dura fino alle 19.00 ma che proverà a sentire se trova qualche collega per avere notizie.

Dopo pochi attimi mi richiama dicendomi che Alberto è stato visto da una specializzanda vivo e vegeto fino a 15 minuti prima….

Alla fine l’ammore mio torna alle 19.40.

Mando due sms di ringraziamento ai due disponibilissimi fratelli che hanno capito la mia ansia al volo.

Segue cena con cerchio alla testa e resoconto della giornata davanti ad una tazza di camomilla.

Tutto è bene quel che finisce bene…..

E’ proprio vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno.

E domani pranzo con Rosa 🙂

2 commenti

  1. Anch’io,ieri mattina, per arrivare a lavoro ho impiegato 1 ora su una strada che di solito faccio in 1/2 ora – 20 min … spero che il prossimo anno non voglia riservarmi la stressa giornata di pioggia!

  2. aunpassodalpossibile

    Ma no, ci sarà il sole 🙂

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